Gioia Sannitica è un comune di 3.578 abitanti della provincia di Caserta in Campania, che si suddivide in una serie di borghi. Infatti oltre a Gioia Centro, vi sono le frazioni di: Caselle, Curti, Criscia, Calvisi, Carattano, Auduni.
Il territorio comunale è compreso nella diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, solo le frazioni Calvisi e Carattano sono incluse nella circoscrizione ecclesiastica di Alife-Caiazzo.
Il territorio di Gioia oltre al capoluogo è costituito da queste sei Frazioni:
Auduni
E’ una contrada che dista tre km da Gioia. Il borgo si è sviluppato intorno alla chiesa del Santissimo Salvatore, in essa è custodita una statua di S. Antonio da Padova, che viene venerata con devozione.
Anticamente esisteva vicino al cimitero un antico paese detto “Casale”, dove sorgeva anche un monastero dedicato a S. Nicola. Il paese e il monastero, subirono le invasioni barbariche e oggi ne rimangono solo i ruderi. Successivamente venne costruito un nuovo villaggio denominato appunto Auduni, questo nome secondo il Muratori è un vocabolo normanno equivalente a “salvati”.
Nel 1853 fu ricostruita la chiesa di S.Antonio e una cappella detta di S. Vincenzo, mentre nel 1859 fu costruita l’attuale fontana del paese: Fontana del Fico.
Calvisi
Il borgo di Calvisi si sviluppa a circa sei chilometri dal centro di Gioia. Le poche testimonianze sulla frazione risalgono 2217 anni fa. Sottoterra ci sono molti pavimenti a mosaico, che oggi sono ricoperti da campi coltivati e dove sorge la fontana detta “dei fiori”, questo ha fatto dedurre che nell’antica Callifae vi erano le terme.
Nel 500 fu edificata nel piccolo borgo una chiesa dedicata a S. Maria del Carmelo e successivamente vi furono portate le reliquie del martire S. Liberato. La chiesa che ospita le reliquie nel 1967 fu dichiarata “Santuario di S.Liberato Medico e Martire” dal vescovo di Alife. Da menzionare anche il palazzo Fiondella, che mostra una struttura architettonica di fine sedicesimo secolo con quattro torrette angolari e in alcune stanze la presenza di affreschi con scene tratte dalla “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso.
A Calvisi è nato anche Giuseppe Fidanza, i suoi resti sono conservati nella chiesa di Santa Maria del Carmine, mentre è in corso la causa di beatificazione. Sembra che intorno al 1300 vi fossero delle università a Carattano, Gioia e Piedimonte.
Nel centro del paese c’è un ufficio postale e c’era anche una scuola elementare.
Carattano
In un’ampia zona a circa 250 s.l.m. sorge il borgo di Carattano. Non si conosce l’epoca della fondazione del piccolo villaggio medievale, i cui edifici più antichi sorgono sulla collina che oggi ospita il cimitero. Qui sorge anche la chiesetta dedicata a Santa Maria della Libera. Il castello di Carattano era un feudo ecclesiastico che venne donato nel 1134 da Ruggero D’Altavilla, all’Abbazia di San Salvatore di Telese.
Nel 1343 la popolazione del castello si ribellò all’Abate di San Salvatore, che provò a far valere i propri diritti ecclesiastici, ma venne cacciato a sassate. Nel 1459 a causa degli scontri tra le truppe del feudatario di Alife e del feudatario di Sessa il castello fu saccheggiato e fu distrutto.
La frazione di Carattano è difficilmente identificabile, perchè è costituita da una serie di numerose abitazioni sparse.
Caselle
È un piccolo borgo che sorge presso il castello normanno. L’agglomerato si erge vicino alla chiesa del Santissimo Salvatore, dove è custodita la Madonna delle Grazie.
Ha conservato tale nome fin da quando esistevano gli abitanti presso il castello, che custodivano gli animali nelle case di legno, dette “caselle” ossia piccole case. Con il passare degli anni le caselle di legno furono mutate in case in muratura, ma senza cambiarne il nome.
Criscia
Si tratta di un agglomerato urbano, che si è sviluppato attorno alla chiesa della S.S. Trinità. Il nucleo è costituito da un piccolo gruppo di case, circondato da numerose abitazioni sparse. Negli ultimi anni c’è stato un notevole sviluppo urbanistico, favorito dalla costruzione di nuove abitazioni da parte degli abitanti di Criscia, che sono tornati nella propria patria da paesi esteri.
Curti
Si tratta di un piccolo borgo, che si erge intorno alla chiesa dedicata a Santa Maria del Carmine. È il centro dove si è originato la devozione al santo patrono di Gioia Sannitica ossia San Michele Arcangelo, che si festeggia in una antica grotta a lui intitolata, caratterizzata da pregiati affreschi di epoca bizantina.