Gioia Sannitica vanta una lunga storia di religiosità popolare…

Il patrono del paese è  S. Michele Arcangelo venerato dall’8 di Luglio del 1741. Il centro originario del culto fu la grotta di S. Michele a Curti, dove l’8 Maggio si svolgono i festeggiamenti. La grotta del periodo medioevale è splendidamente affrescata. La festività che si tiene il 29 Settembre viene celebrata nella chiesa di S. Felice dove è presente una  statua in legno molto antica del Santo, che è stata recentemente restaurata. La reliquia rappresenta S. Michele armato di una spada in oro e con sotto i piedi il demonio.

La chiesa parrocchiale a partire dal 1525 è quella di S. Felice. Il martire è ricordato il 14 Gennaio. La chiesa di S. Felice dalla fine del cinquecento presenta tre navate con cupola, mentre dal secolo successivo si è arricchita con nuovi altari, diverse cappelle e il campanile. La facciata ha un gusto neoclassico ed è abbellita da un portale in pietra molto lavorato.

Presso la contrada della Madonna del Bagno è presente un bellissima chiesa dove si celebra il culto della Madonna, la festa si svolge quaranta giorni dopo la Pasqua nel giorno dell’Ascensione.  Si racconta che presso la statua della Madonna scoperta in un pozzo nelle vicinanze,  i buoi che aravano i campi vi si inginocchiarono.

Nella contrada Melafrani sorge la Cappella del Purgatorio, che è stata restaurata di recente e risale al settecento.

A 6 Km dal centro di Gioia c’è la frazione di Calvisi dove  nel “500  fu costruita una chiesa, dedicata a S. Maria del Carmelo. Nel 1687 ad essa vennero donate le reliquie del medico martire S. Liberato ucciso dai Vandali.

Così è nato il culto di S. Liberato festeggiato nella seconda Domenica di Maggio. Anche la chiesa di S. Liberato dispone di  tre navate, anche se non è molto maestosa, possiede un bellissimo portale settecentesco.

Nello stesso secolo sono state costruite la chiesa di S. Antonio, la chiesa del Carmine e la chiesa della Madonna della Libera, che presentano una sola navata con volta a botte. Dispone invece di tre navate  la chiesa di San Pietro e Paolo, che risale al diciannovesimo secolo. Quest’ultima possiede una splendida pala d’altare, che raffigura i due Santi con la Madonna e il Bambino. La Chiesa ha perduto il titolo di parrocchia del paese nel 1758. Estremamente piccola è la chiesa di San Rocco, dove viene custodita una reliquia del Santo venerata il sedici di Agosto.

La  frazione di Carattano dispone quindi della Chiesa della Madonna della Libera, la piccola chiesetta è caratterizzata da una bellissima volta con affreschi ottocenteschi. A Carattano c’è anche una chiesa moderna inaugurata nel 1989 e dedicata alla Madonna degli Angeli.

Nella contrada  Criscia c’è la Chiesa della Santissima Trinità, molto semplice e suggestiva. Il vescovo nel 1685 scrisse che era stata inaugurata  grazie all’impegno di coloro che abitavano il borgo.

Nella frazione Caselle troviamo la Chiesa del Santissimo Salvatore, che custodisce una splendida reliquia della Madonna delle Grazie, festeggiata l’ultima Domenica di Luglio, in ricordo della liberazione dall’occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale.

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